Usiamo i cookie per migliorare la tua esperienza di fruizione

Cliccando su qualsiasi link in questa pagina fornisci il tuo consenso all'uso dei cookie

Italian Chinese (Simplified) English French German Japanese Spanish
Venerdì, 14 Marzo 2025
Sicurezza del Territorio: Metodi e Tecnologie per la Prevenzione e la Gestione dell’Emergenza

Sicurezza del Territorio: Metodi e Tecnologie per la Prevenzione e la Gestione dell’Emergenza

Roma, 4 Giugno 2014: l’Istituto Superiore Antincendio ha ospitato l’evento “Sicurezza del Territorio: Metodi e Tecnologie per la Prevenzione e la Gestione dell’Emergenza”, organizzato da AFCEA Capitolo di Roma in collaborazione con Sapienza Università di Roma e il Laboratorio di Geomatica dell’Università dell’Aquila. L’evento ha fornito a un’attenta e partecipe platea un’ampia panoramica sulle tematiche relative alla salvaguardia del territorio in particolare rispetto alla gestione dell’emergenza e alle azioni di mitigazione in caso di fenomeni sismici.

La conferenza è stata aperta dal Presidente del Capitolo di Roma dell’AFCEA, Generale Isp. Capo (Ris) Pietro Finocchio, seguito dal Direttore dell’Istituto, Gregorio Agresta, il quale nel suo saluto di benvenuto ha incluso un cenno sulla storia del sito che ospita l’evento dell’ISA, come chiaro esempio di archeologia industriale, nonché di recupero e valorizzazione della struttura stessa.
Nel corso della conferenza il Prof. Massimo Guarascio, Sapienza Università di Roma, ha subito evidenziato come siano fondamentali un’adeguata prevenzione e pianificazione in caso d’intervento di emergenza. Per tale scopo è necessario definire precise mappe di vulnerabilità e rischio sismico del territorio nazionale. Questo argomento è stato toccato prima da Andrea Marino del Corpo dei Vigili del Fuoco. In seguito Rachele Ferlito del Dipartimento di Protezione Civile ha sottolineato con maggior dettaglio, come tali mappe siano essenziali per una stima dell’entità del danno in caso di sisma. Maria Zucconi dell’Università di Roma ha evidenziato come i sistemi GIS mediante mosaicazione del territorio, possano essere utilizzati durante gli interventi di soccorso.
Il tema degli danno danni in caso di sisma è stato affrontato da Paolo Clemente dell’ENEA dal punto di vista dell’impatto economico, evidenziando le ripercussioni sul sistema produttivo locale, oltre alle perdite umane e materiali.
Le tecnologie costruttive in grado di mitigare il danno da sisma sono state illustrate Alessandro Martelli dell’Associazione GLIS che ha mostrato come l’isolamento sismico sia applicabile anche agli edifici esistenti, oltre alle nuove costruzioni.
Da più parti è stata comunque sottolineata l’esigenza di non usare per impieghi strategici edifici storici, quali scuole e ospedali, a causa della difficoltà di poterli mettere in sicurezza sismica.
La seconda parte della giornata è stata centrata sugli aspetti tecnologici, in particolare sulle soluzioni di salvaguardia dei dati ICT in caso di incidente, illustrate da Antonio Capobianco della Fata Informatica, sull’applicazione della geomatica e del monitoraggio superficiale a strutture dei beni culturali, presentati dalla Prof.ssa Donatella Dominici dell’Università dell’Aquila e sulle potenzialità dei sistemi GIS nella gestione delle emergenze, a cura di Fabrizio Pauri e Giorgio Forti di ESRI.

L’intervento conclusivo, a cura del Prof. Massimo Buscema del Centro Ricerche Semeion, ha illustrato come la matematica complessa sia in grado a partire dai dati di costruire automaticamente il modello comportamentale del sistema e con il quale poter estrarre informazioni apparentemente nascoste.
Il convegno è stato chiuso dal Presidente AFCEA che, nel ringraziare i partecipanti e nel rimarcare il profilo tecnico degli interventi, ha evidenziato come il Capitolo di Roma dell’AFCEA abbia allargato negli anni il proprio panorama culturale verso aspetti anche più prettamente civili.

Foto Evento

Letto 9833 volte
Vota questo articolo
(0 Voti)