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Venerdì, 14 Marzo 2025
Cambiamenti climatici e conseguenze: studi e strumenti per migliorare le previsioni e mitigare gli effetti

Cambiamenti climatici e conseguenze: studi e strumenti per migliorare le previsioni e mitigare gli effetti

Lo scorso 5 dicembre, presso l’Aula Convegni del Dipartimento di Ingegneria Elettronica (edificio Didattica) - Università di Tor Vergata, si è svolto il convegno AFCEA dal titolo “Cambiamenti climatici e conseguenze: studi e strumenti per migliorare le previsioni e mitigare gli effetti”, per esplorare in che modo istituzioni e  imprese stiano trattando questi temi,  per affrontare queste sfide e garantire al contempo la sicurezza e la competitività economica del paese. Dopo aver già organizzato precedentemente eventi sul tema della Meteorologia, AFCEA Capitolo di Roma ha organizzato questo nuovo convegno per estendere il tema ai cambiamenti climatici, coinvolgendo i numerosi attori coinvolti nei vari ambiti.

Il Generale Antonio Tangorra, Presidente del Capitolo di Roma di AFCEA, ha introdotto l’evento mettendo in evidenza l’importanza e l’attualità di questo tema, alla luce di recenti catastrofi ambientali e subito dopo la chiusura del COP29

Il primo intervento è stato presentato dal professor Alfonso Giordano, Unicusano e Luiss, dal titolo “Cambiamenti climatici e dinamiche geo-demografiche: sfide integrate per la sicurezza ambientale”,  che ha messo in evidenza le relazioni complesse tra cambiamenti climatici, geografia e popolazione mostrando come gli effetti del cambiamento climatico (alluvioni, siccità) inneschino migrazioni climatiche dovute al fatto che alcune regioni non saranno  più abitabili con impatti sulla sicurezza alimentare.

A seguire, l’avvocato Alessandra Finocchio, Consiglio Direttivo AFCEA ha presentato un report “Ultimi aggiornamenti in ambito sostenibilità a conclusione del G7 “, in cui ha raccontato alcuni dei risultati raggiunti durante la COP29, la Conferenza delle Parti sui Cambiamenti climatici terminata a fine novembre 2024 a Baku, in Azerbaigian. Nel suo report l’avvocato Finocchio ha evidenziato I Paesi industrializzati dovranno destinare almeno 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2035 a quelli in Via di Sviluppo, per supportare i loro tentativi di far fronte ai cambiamenti climatici. Una cifra nettamente inferiore ai 1.300 miliardi annui che secondo esperti indipendenti sarebbero necessari per far fronte alle più urgenti necessità imposte dalla crisi climatica. Risultati non soddisfacenti anche sul tema della mitigazione, cioè delle misure necessarie a limitare il riscaldamento globale sotto quel +1,5 °, nell'anno solare in cui quella soglia è stata per la prima volta ufficialmente superata.

Il contesto europeo è stato presentato dalla dott.ssa Francesca Cipollini, ESA nell’intervento “L’ Agenzia Spaziale Europea e il contributo delle attività spaziali alla crisi climatica”.  Nel suo intervento la dott.ssa Cipollini ha evidenziato come le missioni di osservazione della Terra dell’ESA ed i dati da esse generati contribuiscono a supportare la crisi climatica e le sfide relative alla sostenibilità ambientale. Infatti, i satelliti scientifici (Earth Explorer) con i loro strumenti sempre più innovativi, le Sentinelle del Programma Copernicus realizzato con l’Unione Europea e i satelliti metereologici realizzati con Eumetsat, forniscono dati ed informazioni essenziali per comprendere meglio lo stato di salute del pianeta, per monitorare le variabili climatiche e supportare il monitoraggio di legislazioni relative al clima ed all’ambiente.

Con l’intervento “Affrontare un clima che cambia: il contributo dell'Agenzia ItaliaMeteo”, della  Dr.ssa Renata Pelosini, Agenzia Italia Meteo,  si è parlato della necessità di integrare i dati in modo integrato, di diversa tipologia, di differenti competenze istituzionali o scientifiche, per avere una visione integrale di cosa sta succedendo e di intervenire per ridurre gli impatti negativi degli effetti del cambiamento climatico, attraverso la riduzione della vulnerabilità e dell’esposizione, rendendo la società più resiliente. Il contributo dell’Agenzia ItaliaMeteo si evidenzia soprattutto nel supporto alla conoscenza, nel miglioramento degli strumenti previsionali, nella creazione di servizi climatici orientati agli utenti, nonché, grazie al compito di coordinamento attribuito dalla legge istitutiva, anche nell’attuazione dell’adattamento al cambiamento climatico e nell’accompagnamento dei territori all’aumento della resilienza.

Taking every measure for the planet”, del dottor Martino Fantato, VAISALA, ha messo in evidenza le soluzioni innovative che l’azienda sta studiando sul tema dei cambiamenti climatici. In particolare, nella presentazione ha illustrato le nuove tecnologie VAISALA, quali le radiosonde RS41 E-model, che migliorano l’accuratezza delle osservazioni atmosferiche senza penalizzare la sostenibilità ambientale. Inoltre, ha presentato l’impegno di VAISALA nella mitigazione dei rischi climatici con progetti avanzati per progettazione e durata dei sensori.

La dott.ssa Christina Stanzel, LEONARDO, nel suo intervento “Weather Radars – supporting humankind since more than 70 years”, ha sottolineato la lunga esperienza dell’azienda nel settore della rada meteorologici il cui primo radar fu costruito negli anni 50 sulla base delle competenze nei radar di sorveglianza aerea per applicazioni militari. Attualmente, leader di mercato in questo settore, differenti tecnologie e più frequenze radra aiutano le attività quotidiane dell’agenzie nazionali meteorologiche in molti paesi del mondo e in differenti eventi meteo estremi

A seguire, il Gen.B. Luca Baione, Responsabile Servizio Meteorologico AMI, ha presentato “Il cambiamento climatico nella prospettiva dell'Aeronautica Militare; organizzazione, studi e strumenti al servizio del” Sistema Paese", delineando la governance nazionale, come adempiere al dettato normativo e alcune iniziative del Servizio Meteorologico dell’AMI. In particolare, tra le iniziative recenti e future, il generale Baione ha evidenziato l’Elezione del Rappresentante permanente d’Italia al Consiglio Esecutivo del WMO, l’avvio della collaborazione con il Ghana come prototipo di esportazione del “Sistema Italia” e il lancio del progetto «Youth for Climate» approvato dal WMO a giugno 2024.

La dott.ssa Miriam Marta, ESRI ITALIA, ha presentato “Il ruolo delle tecnologie geografiche per affrontare i cambiamenti climatici”. Nel suo intervento la dott.ssa Marta ha sottolineato la necessità di adottare un approccio geografico, per definire modelli, scenari e, più in generale, supportare i processi decisionali. I Sistemi Informativi Geografici (GIS) forniscono gli strumenti per raccogliere, visualizzare, analizzare, gestire e anche condividere i dati sul clima. I risultati ottenuti con il GIS e con gli strumenti di location intelligence consentono, alla fine del processo, di definire le azioni necessarie da intraprendere. Le professioni in ambito GIS si stanno rilevando fondamentali per affrontare i cambiamenti climatici, aiutando gli studiosi a collaborare e condividere le informazioni, per poter trasformare i risultati delle analisi in decisioni politiche, a varie scale.

Successivamente la presentazione del Col. Mauro Cassata, Comando Logistico A.M., dal titolo “Transizione energetica, sostenibilità ambientale e resilienza - Il «Castro Pretorio Smart District», ha illustrato un progetto di transizione energetica, focalizzato sulla struttura di Castro Pretorio, come esempio di efficientamento energetico. In particolare, il colonnello Cassata ha presentato il Patrimonio Infrastrutturale in uso all’A.M., le azioni per l’efficientamento e la riduzione dei consumi e la Strategia energetica della Difesa. Inoltre, ha illustrato dettagliatamente il progetto Castro Pretorio, gli investimenti pianificati e i benefici attesi in termini ambientali.

Nell’ultimo intervento della giornata “Early Warning in Etiopia all’insegna della sostenibilità e affidabilità: la soluzione con il radar meteorologico in banda C Vaisala con sistema di alimentazione solare”, del Dr Marc Giles, EURELETTRONICA, è stato presentato un progetto realizzato in Etiopia, per garantire la continuità di un sistema radar ed early warning in un contesto di scarsa affidabilità della rete elettrica in cui è stata utilizzata l’energia solare , tra le rinnovabili quella con minori vincoli strutturali.

Al termine dell'evento, il Presidente Tangorra ha ringraziato i partecipanti e gli intervenuti, esprimendo l'auspicio che iniziative come questa possano contribuire a fornire maggiori informazioni sui cambiamenti climatici, facilitando anche gli scambi tra i vari attori. Inoltre, nell’augurare buone vacanze a tutti, ha invitato a seguire il sito AFCEA per le prossime attività.

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