"La pandemia di Covid-19, esplosa circa un anno fa, ha investito la quasi totalità degli Stati e territori al mondo, ma ha avuto e continua ad avere il suo epicentro – in termini di tassi di contagio, mortalità e letalità – in un numero limitato di Paesi. Indipendentemente dal grado di diffusione nei diversi continenti e Paesi, tuttavia, tutti i governi hanno sviluppato una risposta su larga scala attraverso molteplici misure sul piano nazionale e in raccordo con le amministrazioni territoriali, mobilitando anche il quadro multilaterale del coordinamento e delle organizzazioni internazionali.
A distanza di un anno dall’avvio di una crisi senza precedenti e che ha determinato una brusca rottura con la fase di globalizzazione e integrazione che aveva segnato gli ultimi decenni, e ancora nel pieno di una pandemia, è troppo presto per tracciare un bilancio, valutando i risultati di quel che si è fatto o si poteva fare e non si è fatto. I dati disponibili, del resto, sono molto importanti ma ancora preliminari, insufficienti per una comparazione internazionale rigorosa e richiedono una particolare cautela per un’utilizzazione che ne voglia trarre implicazioni e giudizi sulle scelte compiute e i costi sopportati.
Tenendo conto di tali caveat, questo approfondimento, utilizzando i dati oggi disponibili, intende offrire un primo quadro d’insieme di quel che è accaduto sin qui a livello internazionale, in termini anzitutto di intensità della pandemia nel mondo, evidenziando l’andamento della diffusione del contagio a diverse ondate e identificando i casi di Stati e territori non colpiti e di quelli, all’opposto, più investiti dalla pandemia in termini di contagio, mortalità e letalità."
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Fonte: CESPI